Da alcune settimane a questa parte, si è aperta la tanto fastidiosa stagione delle allergie. Anche quest’anno, quindi, la fioritura delle piante e la conseguente immissione nell’ambiente di svariati tipi di polline hanno iniziato a dare il tormento a migliaia di persone nel nostro paese.
Oltretutto, c’è chi con le allergie deve combattere non solo in questi mesi ma tutto l’anno perché sensibile ai comunissimi acari della polvere che vivono nelle nostre case o perché allergici a tanti tipi di fioriture.
Anche se non porta a conseguenze gravi di salute, l’allergia può rivelarsi parecchio fastidiosa. Oltre a coinvolgere il sistema naso-occhi-gola può portare a mancanza di concentrazione, stordimento, e così via. Per non parlare di situazioni molto più complesse da gestire come le crisi asmatiche.
Ovviamente, gli allergici possono intraprendere diverse terapie per prevenire o superare indenni la stagione dei pollini. Per far fronte a questo periodo, però, oltre ad assumere i farmaci previsti, è possibile indossare delle mascherine. In questo modo, coprendo naso e bocca si evita che i pollini presenti in quantità abbondanti nell’aria passino nelle vie aeree.
Ma quali sono le mascherine antiallergiche che funzionano meglio? E si tratta delle stesse mascherine in grado di proteggere dall’attacco dei virus come il Coronavirus? Facciamo chiarezza.
La funzione delle mascherine antiallergiche
Da quando siamo entrati nella fase 2 dell’emergenza sanitaria scatenata dal Covid-19, le mascherine, che nei mesi passati abbiamo imparato a conoscere, sono diventate ancora più presenti nella nostra quotidianità. Adesso sono infatti obbligatorie nella maggior parte dei momenti che passiamo fuori casa: quando andiamo a fare la spesa, quando prendiamo i mezzi pubblici, quando dobbiamo incontrare altre persone, e così via.
Inutile negare che, per molti individui che soffrono di allergie respiratorie, quest’obbligo è stato visto come un ulteriore disagio.
Tuttavia, secondo gli esperti, indossare una mascherina antiallergica non compromette assolutamente le già precarie condizioni respiratorie ma, anzi, fornisce un supporto.
Di recente, persino l’Associazione Allergologi Immunologi Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) si è espressa incoraggiando le persone che soffrono di allergia a ricorrere all’utilizzo delle mascherine per proteggersi dai pollini. La possibilità di non venire a contatto con queste sostanze permette infatti di ridurre significativamente la sintomatologia allergica.
Questo succede perché la mascherina, se usata nel modo corretto, è in grado di fornire alle nostre vie aeree un “filtro” che impedisce il passaggio di polveri e pollini nei periodi dell’anno in cui l’aria ne è particolarmente pregna. Ma quali sono le mascherine antiallergiche più adatte?
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Quali sono le mascherine antiallergiche che funzionano meglio?
Non tutte le mascherine sono uguali. Secondo alcuni esperti, sono molto indicate per chi soffre delle tipiche allergie primaverili le mascherine FFP2. Questi dispositivi di protezione individuale, che possiedono la marcatura CE e sono conformi alla norma europea EN 149, possiedono una capacità filtrante del 95%. Sono in grado di proteggere l’organismo da polveri, fumi, agenti patogeni e inquinanti di dimensioni davvero piccole. Basti pensare che le dimensioni delle particelle di polline sono di solito comprese tra 1 e 15 micron, mentre queste maschere sono addirittura in grado di filtrare microrganismi fino a 0,6 micron.
Non a caso, oltre a essere degli ottimi dispositivi antiallergici, le stesse maschere FFP2 sono utilizzate anche come maschere antismog.
L’importante è, appunto, che si tratti di prodotti certificati, ossia che soddisfino tutti gli standard di riferimento previsti per legge.
Ancora più potenti delle FFP2 sono le mascherine FFP3, che arrivano a filtrare fino al 98% dei microrganismi nocivi presenti nell’aria e, pertanto, anche essi sono efficaci contro le fastidiosissime allergie.
Ma, come si diceva, non tutte le mascherine sono uguali. E molte persone utilizzano le semplici mascherine chirurgiche per proteggersi dalle allergie. In realtà, però, questi dispositivi medici non sono pensati per proteggere chi li indossa, ma per proteggere le altre persone. Queste mascherine, infatti, non forniscono una barriera in grado di filtrare i microrganismi nocivi provenienti dall’esterno, ma bloccano gli eventuali schizzi di saliva e di altri fluidi biologici provenienti dall’interno.
Medici e infermieri indossano le mascherine chirurgiche non per proteggersi dal contagio dei virus ma per evitare di essere loro a infettare l’ambiente o i pazienti.
Pertanto, questi dispositivi possono fornire solo una protezione molto blanda da pollini e allergeni.
Le mascherine antiallergiche proteggono dal Coronavirus?
I dispositivi di protezione individuale con capacità filtrante FFP2 e FFP3, che abbiamo indicato come ottime maschere antiallergiche, sono gli stessi che in questi mesi sono stati utilizzati in ambito sanitario per proteggere medici e infermieri dal rischio di contagio Covid-19.
Questo proprio in virtù della loro potenza filtrante, in grado di bloccare anche il passaggio dei virus nelle vie aeree di chi li indossa.
Pertanto, possiamo affermare che chi usa le maschere filtranti FFP2 e FFP3 per proteggersi dalle allergie stagionali si protegge anche dalla diffusione del Coronavirus.
Chi invece ricorre alla semplice mascherina chirurgica non ottiene alcuna protezione dai virus, ma, come abbiamo specificato nel paragrafo precedente, se infetto può proteggere le altre persone.
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