Ad oggi, le mascherine più efficaci nella lotta contro il Coronavirus sono le maschere filtranti o respiratorie, altrimenti dette dispositivi di protezione individuale (DPI). Dotate di elevata capacità filtrante, che blocca l’ingresso nelle vie aeree di particelle e microrganismi anche molto piccoli, queste maschere garantiscono un’ottima protezione dell’individuo anche ad alti livelli di esposizione al rischio di contagio.
Una notevole differenza rispetto alle mascherine chirurgiche, i dispositivi medici che ormai conosciamo tutti, che invece non sono pensate per proteggere chi le indossa ma per evitare che chi le indossa infetti gli altri.
È bene che tutti questi dispositivi vengano usati con coscienza, attenzione e consapevolezza: possono infatti non portare ad alcun risultato se danneggiati o se utilizzati in modo sbagliato.
Di sicuro non è facile utilizzarli in modo corretto mentre si dorme, tuttavia in alcune situazioni è bene indossare una mascherina per dormire. Vediamo quando e come fare.
Usare la mascherina per dormire
Non è facile utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale mentre si dorme. Questi, infatti, potrebbero essere inconsapevolmente rimossi, abbassati o sollevati dal viso durante il sonno, inibendone così del tutto l’efficacia.
Il funzionamento di questi dispositivi, così come quello delle mascherine chirurgiche, dipende infatti fortemente dal modo in cui si utilizzano e dal rispetto di alcune buone norme di comportamento (ad esempio lavarsi le mani prima di indossarli, non toccare la mascherina quando è sul viso, non utilizzarla oltre la durata prevista, ecc.).
Tuttavia, possono esserci alcuni casi molto particolari, in cui si rende necessario l’uso della mascherina per dormire. Vediamo quando.
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Quando usare la mascherina per dormire
Si rivela necessario indossare la mascherina per dormire per proteggersi dal contagio del Coronavirus (e di altri virus, in generale) quando, ad esempio, si condivide la stanza da letto o l’appartamento con una persona sintomatica o colpita dalla malattia.
Agli individui malati è fortemente raccomandato l’isolamento in una stanza e quindi la separazione dagli altri abitanti dell’appartamento.
Tuttavia, essendo in alcuni casi difficile rispettare tale condizione, le persone conviventi possono proteggersi dalla contaminazione indossando un dispositivo di protezione individuale giorno e notte.
In questo modo, grazie all’elevata capacità filtrante di cui sono dotati questi DPI, è possibile tenere lontani i virus di dimensioni infinitesimali. In particolare, le mascherine consigliate a chi è esposto fortemente al rischio di contagio sono i modelli FFP2 e FFP3, entrambi certificati secondo la norma EN 149 e concepiti per funzionare da barriera all’ingresso di microrganismi, particelle nocive e polveri sottili nelle vie aeree dell’individuo.
Non a caso, sono questi i dispositivi raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a medici e personale sanitario impegnati nei reparti Covid-19 degli ospedali.
Un altro caso in cui potrebbe essere necessario indossare una mascherina per dormire è la permanenza presso strutture di accoglienza collettive come, ad esempio, le RSA. In un contesto del genere, dove non è detto che la distanza sociale tra le persone possa essere sempre rispettata e dove comunque gli ospiti anziani si ritrovano tutti all’interno dello stesso ambiente chiuso, potrebbe essere utile proteggerli dal contagio mediante l’uso notturno di un DPI.
Accorgimenti sull’utilizzo della mascherina DPI per dormire
Come più volte sottolineato anche dalle autorità medico-sanitarie, l’uso dei dispositivi di protezione individuale va accompagnato ad alcune norme di comportamento indispensabili per limitare la diffusione del virus. Se tali norme vengono trascurate, l’uso della mascherina da solo non può garantire una difesa completa dal contagio.
Qui di seguito, si elencano alcuni consigli rivolti a chi utilizza una mascherina per dormire:
- Cercare di mantenere l’isolamento degli individui infetti o sintomatici che vivono nella stessa casa.
- Tenere sempre a mente la regola del distanziamento sociale tra le persone.
- Se si è certi di non aver contratto il virus e di non essere positivi, scegliere una mascherina DPI dotata di valvola di espirazione. La valvola renderà più agevole la respirazione durante il sonno. Inoltre, permettendo al fiato di fuoriuscire, eviterà che si formi umidità all’interno della maschera, aumentando anche il comfort dell’individuo.
- I DPI con valvola di espirazione non vanno assolutamente utilizzati dagli individui sintomatici, malati o che ritengono di aver contratto il virus. La valvola, infatti, lascerebbe fuoriuscire microscopiche goccioline di saliva infette che potrebbero contaminare l’ambiente rappresentando un pericolo per le altre persone.
- Prima di indossare la mascherina occorre lavarsi le mani con estrema cura e attenzione, usando acqua tiepida e sapone oppure una soluzione idroalcolica disinfettante, come il gel igienizzante mani.
- La mascherina deve aderire perfettamente al volto e coprire naso, mento e bocca.
- Solitamente, i DPI sono fatti per coprire un turno lavorativo di otto ore, trascorse le quali la maschera comincia a perdere la sua capacità filtrante e quindi a risultare meno efficace. Pertanto, per assicurarsi una protezione continua, si consiglia di puntare la sveglia per rimuovere la maschera in tempo e sostituirla con una nuova.
- Dopo aver rimosso la mascherina occorre igienizzare di nuovo con cura le mani.
- Se non è previsto dalle indicazioni fornite dalla ditta produttrice, la stessa mascherina DPI non va utilizzata per più notti di fila.
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