Coronavirus e protezioni: ecco i tipi di mascherine sanitarie da non scegliere!
A causa della diffusione del coronavirus si sente parlare di mascherine praticamente ogni giorno.
Infatti per diminuire il numero di contagi e per contrastare la diffusione di questo virus, le mascherine rappresentano uno strumento importantissimo, in quanto fungono da barriera per bloccare gli agenti patogeni.
Perché si possa arrivare ad un buon risultato però, è importante capire che le mascherine non sono tutte uguali, infatti alcune riescono a bloccare il passaggio delle micro-particelle volatili dei virus, mentre altre andrebbero utilizzate solo nei contesti lavorativi in cui non ci sono rischi di contagio.
Inoltre esistono tipi di mascherine sanitarie che diventano efficaci solo se utilizzate da tutti, mentre altre proteggono sia chi le indossa sia chi gli sta intorno.
Cerchiamo di capire di più sulle mascherine sanitarie, in modo tale che il coronavirus diventi soltanto un ricordo per tutti.
Ecco che cosa sapere per proteggerti al meglio.
Tipi di mascherine sanitarie a confronto: ecco quali proteggono di più.
Attualmente le mascherine più utilizzate durante la quotidianità sono le mascherine chirurgiche, le mascherine DPI e le mascherine di stoffa.
Mentre le prime due categorie vengono utilizzate da tempo sia nel settore medico che in altri contesti lavorativi, le mascherine di stoffa sono una novità che ha iniziato a diffondersi solo di recente. Infatti in piena emergenza sanitaria le mascherine monouso erano introvabili e pur di non stare con naso e bocca scoperti, tante persone hanno pensato di optare per questa soluzione.
Oggi le mascherine in stoffa che si vedono in giro non sono solo frutto del fai da te, ma tante aziende si sono adoperate per realizzare dei prodotti testati e certificati che possono senz’altro offrire più garanzie di protezione. In merito però, non esistono ancora delle norme che obbligano a produrre questi prodotti in un unica modalità, pertanto di seguito parleremo solo delle mascherine usa e getta.
Ma ora entriamo nei dettagli e vediamo le principali differenze tra le mascherine antibatteriche sanitarie.
Mascherine chirurgiche.
Tra i vari tipi di mascherine sanitarie, queste sono certamente le più utilizzate, sia perché sono più economiche, ma anche perché sono più facili da reperire.
Se vogliamo parlare di protezione dal coronavirus però, possiamo affermare che la mascherina chirurgica può essere considerata efficaci solo se utilizzata da un intero gruppo di persone presente in un ambiente.
Infatti le chirurgiche non proteggono chi le indossa, ma hanno esclusivamente lo scopo di bloccare gli agenti patogeni in uscita.
Dunque se ti trovi in un ambiente in cui alcune persone sono sprovviste di mascherina è meglio non optare per questa scelta, e preferire una maschera filtrante in grado di proteggere anche te.
Mascherine DPI.
La mascherina antiallergica filtrante DPI sono considerati le protezioni più efficaci, ma parlare in termini generici in realtà non è corretto, perché alcune mascherine di questa categoria proteggono dai virus, mentre altre no.
Tra le mascherine DPI, quella che non dovresti usare, nemmeno per uso civile, per proteggerti dal coronavirus è la mascherina FFP1.
Infatti nonostante sia in grado di filtrare una percentuale pari al 72% di particelle aero-disperse, il tessuto di queste mascherine ha una trama troppo larga, pertanto non è in grado di bloccare i virus.
…e le atre due categorie?
Le mascherine FFP2 e le mascherine FFP3 sono le più indicate per arginare il passaggio degli agenti patogeni, ma solo se utilizzate nella versione senza valvola.
Infatti:
- le mascherine FFP2 senza valvola filtrano il 95% di virus batteri e micro-polveri sia in entrata che in uscita;
- le FFP2 con valvola filtrano il 95% di agenti patogeni in entrata, ma solo il 20% in uscita;
- le FFP3 senza valvola filtrano il 98% di virus e batteri in entrambe le direzioni;
- i facciali filtranti FFP3 con valvola mantengono inalterato il potere filtrante dell’aria in entrata, mentre il potere di filtrazione per l’aria in uscita anche in questo caso si abbassa al 20%.
Quindi ricapitolando, meglio non utilizzare le mascherine FFP1 (con e senza valvola) perché non sono in grado di proteggere dai virus.
Per quanto riguarda i facciali filtranti FFP2 e la mascherina FFP3, quelli con valvola sono sconsigliati, a meno che tutte le persone presenti in un ambiente non siano protette con una mascherina DPI di queste categorie.
Leggi anche: I tipi di mascherine dpi che è possibile usare per scopi civili.
Mascherine sanitarie senza certificazione? Ecco perché non le dovresti utilizzare.
Oltre che parlare di tipi di mascherine sanitarie, per essere certi di proteggersi anche nei contesti meno rischiosi della vita quotidiana, è importante fare tantissima attenzione ad un dettaglio imprescindibile: la certificazione.
Infatti tutti i discorsi fatti sopra sono validi solo se relazionati alle mascherine antivirus certificate.
Se ti stai chiedendo perché, il motivo è semplice.
Per ottenere la certificazione, tutte le tipologie di mascherina antibatterica sanitarie devono essere sottoposte a numerosi test previsti dalle norme vigenti in materia.
Questi testi servono per dimostrare se le mascherine possono garantire l’efficacia filtrante dichiarata, ma anche per verificare che siano resistenti ai liquidi, biocompatibili e prive di microbi e batteri.
Solo dopo aver superato questi esami le mascherine antiallergiche possono ottenere la certificazione CE e possono esporre le sigle relative alle normative che rispettano. Se invece ti dovessi trovare davanti a delle protezioni prive di certificato, le ipotesi sono due:
- si tratta di mascherine contraffatte (che quindi non sono state controllate);
- le maschere protettive in questione non hanno superato i test.
In entrambi i casi si tratta di prodotti che non possono essere considerati sicuri, pertanto è assolutamente sconsigliato utilizzarli anche per scopi civili!
In conclusione.
Dopo aver letto questo articolo, siamo certi che anche per te sarà semplice trarre delle conclusioni, ma ricapitolando:
- le mascherine antibatteriche proteggono dai virus solo se utilizzate da tutti;
- le mascherine FFP1 non sono in grado di filtrare le micro-particelle più piccole, di conseguenza sono inefficaci contro i virus;
- le mascherine FFP2 (le equivalenti KN95) e le FFP3 con valvola, a meno che non siano indossate da tutti i presenti di un gruppo, non sono la scelta ideale per prevenire i contagi.
Inoltre vogliamo aggiungere che nonostante sia molto efficace, la mascherina FFP3 non è necessaria per l’utilizzo quotidiano, infatti i rischi della vita di tutti i giorni sono già facilmente contenibili con l’utilizzo di una mascherina KN95 o FPP2.
Tra l’altro le mascherine FFP3 hanno un prezzo più elevato, per questo è meglio riservarle ai contesti medico ospedalieri ad altissimo rischio di contagio.
Leggi anche: Mascherine fai da te tutorial: i rischi di affidarsi ai video su You-Tube per proteggersi dal coronavirus.
Dunque per proteggerti dal coronavirus durante la quotidianità le scelte migliori rimangono le mascherine antivirus FFP2 e le KN95 senza valvola.
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Oltre ai facciali filtranti inoltre, ricorda di acquistare anche il gel disinfettante mani: grazie ai prodotti Mask Haze poi avere tutta la protezione di cui hai bisogno!