Tutto ciò che devi sapere riguardo la durata e l’eventuale riutilizzo della mascherina FFP2.
Ora che numerose aziende, di qualsiasi settore, hanno iniziato a produrre mascherine, le FFP2 sono alla portata di tutti ed è semplice trovarle online – come su Maskhaze – o in farmacia.
Eppure l’utilizzo quotidiano di dispositivi di protezione e le spese da fronteggiare per acquistarle ci rendono un po’ restii a gettarle via e cambiarle ogni qualvolta le rimuoviamo dal nostro viso.
Per questo, ma anche per avere certezze della loro efficacia, tra le informazioni più cercate negli ultimi mesi troviamo la domanda: “Quanto durano le mascherine FFP2?”.
Nel corso di questo articolo risponderemo in maniera dettagliata ai tuoi dubbi: siamo sicuri che, al termine della lettura, saprai tutto sulla durata delle migliori mascherine per Coronavirus!
La durata (ufficiale) delle mascherine FFP2
Come probabilmente sai, la mascherina FFP2 (o mascherina KN95 in base al tipo di certificazione) è nata ben prima del Coronavirus, tanto che si tratta di uno dei dispositivi di protezione più usati in ambito ospedaliero.
Di conseguenza è stata progettata per sopportare le tempistiche di un turno di lavoro, ovvero fino ad un massimo di 7 o 8 ore consecutive.
Questi DPI sono capaci di catturare almeno il 95% delle particelle da 0,3 micron ad un flusso di 85 l/min. Il materiale esterno è di solito realizzato in polipropilene idrorepellente, dunque la capacità filtrante è efficace sia per le particelle in ingresso che per quelle in uscita.
Sembra che l’efficacia filtrante delle FFP2 inizi a diminuire nettamente al superamento delle 7-8 ore di utilizzo consecutivo, ma anche in minor tempo se la mascherina accumula un grande tasso di umidità.
Ad esempio, se prevedi di parlare per diverse ore con indosso la mascherina, dovresti gettarla nel cestino della spazzatura non appena senti che il tessuto ha assorbito troppa umidità per via delle goccioline di saliva. Sì, anche se non sono ancora passate le 8 ore (che, in ogni caso, non sono matematiche).
Ora sai quanto durano le mascherine FFP2, ma vorrai probabilmente sapere se ne esistano di riutilizzabili, magari anche certificate.
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Esistono mascherine FFP2 riutilizzabili e/o lavabili?
Come ti abbiamo anticipato, lavare i dispositivi di protezione individuale di tipo FFP2 comporta la perdita di efficacia filtrante degli stessi. Non esistono mascherine FFP2 lavabili certificate, tanto che questi DPI (insieme alle mascherine chirurgiche e alle FFP3) sono classificati come monouso.
Ma cosa succede se utilizzi la mascherina per brevissimo tempo e poi devi tornare a casa e, dunque, toglierla?
Davvero dobbiamo gettare nella spazzatura un dispositivo usato per un’ora, mezz’ora o per pochi minuti (basti pensare alle visite dei corrieri, sempre più frequenti nell’ultimo anno)?
Diciamo che, in questi casi particolari, si possono utilizzare delle strategie per evitare di mettere a punto quello che sarebbe uno spreco a tutti gli effetti.
Come prolungare la vita di una mascherina KN95/FFP2 e come disinfettarla tra un (breve) uso e l’altro.
Per prolungare la vita di un DPI, evitare che si sporchi e che accumuli eccessiva umidità, puoi utilizzare un copri-mascherina in tessuto in modo che protegga la superficie esterna della FFP2.
Ma, a prescindere da questo comportamento, come riutilizzare e disinfettare una mascherina quando la si usa per pochissimo tempo?
Prima di tutto vogliamo che tu faccia grande attenzione all’aspetto della tua mascherina KN95/FFP2.
Come si presenta?
Se è sporca, umida e/o logora puoi dirle addio senza pensarci troppo, mentre se è come appena uscita dall’involucro di plastica, magari perché l’hai usata per breve tempo, allora fai un pensierino sul suo riutilizzo.
Il CDC (Centers for Disease Control and Prevention), agenzia di controllo sulla sanità pubblica americana, ci fornisce dei suggerimenti a riguardo.
Ad esempio, suggerisce che, ipotizzando che non ci sia alcuna traccia di sporco e particella virale sulla mascherina, si può riutilizzare facendola asciugare per un periodo di tempo superiore alle 72 ore. Nel frattempo, si possono utilizzare altre mascherine pulite, che poi andranno anch’esse ad asciugare come la prima. (https://www.cdc.gov/niosh/topics/hcwcontrols/recommendedguidanceextuse.html)
Il tempo indicato dal CDC è quello relativo alla perdita di vitalità del COVID-19, che avviene per l’appunto entro 72 ore.
La rotazione delle maschere è uno dei metodi che si possono adottare per non gettar via una mascherina usata magari per 30 minuti o 1 ora, e soprattutto in buono stato.
Si può inoltre disinfettare la mascherina tra un utilizzo e l’altro, vaporizzando una piccola dose di igienizzante sulla superficie esterna.
È importante comunque precisare che i produttori indicano la mascherina come monouso, quindi sta a te valutare o meno se sia veramente il caso di indossarla nuovamente dopo il primo utilizzo e, se dovesse succedere, farlo solo in situazioni di emergenza (ad esempio mancanza di una mascherina di ricambio).
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In conclusione
Ora conosci i tempi massimi di utilizzo delle mascherine FFP2, come fare per proteggerle dagli agenti esterni e cosa fare in caso di breve utilizzo (gettarla via o meno?).
Il nostro consiglio è comunque quello di scegliere sempre mascherine antivirus certificate in modo che l’efficacia filtrante sia reale.
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