Mascherine FFP2: come riconoscere quelle certificate e quali sono le caratteristiche utili.
Da quando l’epidemia del Sars-Cov-2 si è diffusa a macchia d’olio, abbiamo iniziato ad avere a che fare con tantissimi modelli di mascherine monouso e lavabili di diverse categorie.
Tra le più diffuse e importanti ci sono certamente le mascherine FFP2 e KN95.
Ma quali sono le mascherine FFP2 certificate per davvero?
Come si riconoscono?
Ecco una piccola guida per il riconoscimento delle mascherine antivirus sicure e tanti altri dettagli utili.
Mascherine FFP2 certificate: ecco la guida per riconoscerle.
Quante volte prima di acquistare le tue nuove mascherine hai avuto dubbi sulla loro sicurezza?
E quante volte ti sei sentito dire che basta verificare che ci sia il marchio CE?
In realtà per capire se si è di fronte a delle mascherine sicure e certificate realmente da un organismo competente, occorre verificare anche altri parametri.
Farlo non è difficile, ed è molto importante!
Iniziamo col dire che le mascherine FFP2 appartengono alla categoria del DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) e che pertanto sono regolamentate in modo differente rispetto alle mascherine chirurgiche (DM).
Per essere immesse nel mercato le FFP2 devono essere analizzate da un organismo terzo (non dal produttore) che certifichi che i prodotti in questione siano conformi a tutti i requisiti previsti dalla norma EN 149:2001.
Se le mascherine antivirus FFP2 superano tutti i test, allora possono ottenere l’autorizzazione per applicare il marchio CE, in caso contrario no.
Dopo questa premessa rimane da capire come riconoscere le mascherine FFP2 marchiate CE davvero sicure.
Ciò che bisogna fare in particolare è verificare:
- l’affidabilità dell’ente certificatore;
- l’autenticità del marchio CE.
In ogni confezione dei facciali filtranti accanto al marchio CE ci dev’essere un codice di 4 numeri.
Di che cosa si tratta?
Ogni numero identifica un laboratorio di analisi o l’organismo competente che ha dato il via libera alla vendita delle mascherine. L’elenco completo di tutti gli enti certificatori autorizzati si può consultare on-line nel database Nando della Commissione Europea.
Ciò che devi fare è cercare il codice di 4 numeri e aprire la scheda relativa all’organismo certificatore per leggere quali prodotti è autorizzato a certificare.
Per quanto riguarda le mascherine FFP2 dev’essere presente il riferimento all’ Equipment providing respiratory system protection dev’essere citato il regolamento EU 2016/425 e il Personal protective equipment.
Per quanto riguarda il marchio CE, anche nelle mascherine può capitare di avere a che fare con quelli contraffatti.
Verifica le dimensioni corrette e tutti i parametri che identificano la sua autenticità (qui puoi trovare maggiori informazioni sulla marcatura CE).
Dunque se l’organismo (identificato dal codice di 4 numeri) non compare nella lista Nando e se il marchio CE sembra avere qualche anomalia, allora certamente ti trovi davanti a dei facciali filtranti contraffatti.
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Quali sono le informazioni che trovi nelle mascherine FFP2 certificate e sicure?
Sopra abbiamo detto che i laboratori autorizzati hanno il compito di definire se determinate mascherine superano i requisiti previsti dalla norma EN149:2001 e abbiamo parlato di marchio CE, ma sulle mascherine a norma devono essere presenti anche altri dati che, se assenti, sono un altro segnale di un prodotto che potrebbe essere contraffatto.
Ecco le informazioni che dovresti trovare nei facciali filtranti FFP2:
- tipologia di DPI;
- riferimento alle norme tecniche di riferimento;
- nome e indirizzo del fabbricante o del mandatario;
- nome e codice numerico dell’organismo notificato preposto alla certificazione;
- data di rilascio.
Dopo aver verificato questi dati si può verificare l’affidabilità nel sito Nando, come detto sopra, oppure se presente il codice QR si può utilizzare quello, che rimanda direttamente al sito dell’ente certificatore.
…e le mascherine in deroga sono affidabili?
Se hai sentito parlare di mascherine in deroga prive di marchio CE, ora ti starai domandando se possono essere considerate sicure.
Queste mascherine sono un’eccezione, si tratta di dispositivi per la protezione delle vie aeree che il governo ha permesso di immettere nel mercato seguendo un iter burocratico più breve per via della grande e urgente esigenza di mascherine per il coronavirus.
Facciamo chiarezza.
Nonostante siano prive di marchio CE, anche le mascherine in deroga devono attenersi alle specifiche previste dalla norma EN 149:2001.
Chi produce queste mascherine per il coronavirus deve preparare una dettagliata e accurata documentazione in cui dichiara che i dispositivi prodotti rispettano tutte le caratteristiche e le specifiche tecniche previste dalla norma (ovviamente dopo essersene accertati).
Questa autodichiarazione viene poi inviata all’Inail che, una volta analizzata la documentazione, può decidere se autorizzare o meno la vendita.
Anche in questo caso è possibile accedere alla lista delle mascherine in deroga realmente autorizzate alla vendita nel sito dell’Inail.
Naturalmente la vendita di questi strumenti autorizzata con il Decreto Cura Italia è solo temporanea, ma dopo l’emergenza sanitaria le uniche mascherine che potranno essere vendute in modo lecito sono le DPI testate e certificate di cui abbiamo parlato nei primi paragrafi.
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Per concludere.
Ora sai tutto sia sull’individuazione delle mascherine FFP2 marchiate CE, sia su quelle in deroga (in vendita temporaneamente) che, anche se prive di certificazione, possono essere considerate sicure.
Grazie a questa breve guida potrai essere certo di indossare solo prodotti realmente efficaci in gradi di proteggere te e i tuoi cari dai contagi del Covid-19.
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