Ogni quanto si deve cambiare il filtro della mascherina e come scegliere quello giusto
Le mascherine di stoffa con filtro intercambiabile possono sembrare la soluzione adatta per chi cerca di coniugare salvaguardia della salute e rispetto per l’ambiente.
Ma ogni quanto bisogna cambiare il filtro, e come farlo in tutta sicurezza?
E sarà poi vero che questa soluzione offre una protezione efficace dagli agenti patogeni esterni?
In questo articolo troverai la risposta a tutte le domande.
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Mascherina con filtro: quanto dura?
Indicativamente, il filtro esterno di una mascherina mantiene la sua efficacia per non più di sei-otto ore.
Terminato questo lasso di tempo, deve essere sostituito con uno nuovo. Per avere il dato certo, comunque, occorre consultare le informazioni fornite dal produttore.
La durata del filtro, quindi, è simile (se non inferiore) a quella di una normale mascherina facciale filtrante di tipo FFP2 o KN95… con la differenza che, come vedremo a breve, queste ultime sono molto più performanti a livello di sicurezza.
Ma prima cerchiamo di capire come poter inserire il filtro intercambiabile nelle mascherine di tessuto.
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Come si mettono i filtri nelle mascherine?
La mascherina con filtro intercambiabile è provvista di una tasca interna, dentro la quale si può inserire il filtro. Ma in che modo è possibile farlo?
Le opzioni sono due:
- si sceglie uno di quei “filtri universali” che in teoria dovrebbero adattarsi a qualsiasi tipo di mascherina, dopodiché si cerca di inserirlo nell’apposita tasca senza piegarlo e arricciarlo, coprendo tutto lo spazio a disposizione;
- si sceglie un filtro che può essere ritagliato, lo si sagoma in base alla dimensione richiesta e lo si inserisce dentro alla taschina, sempre facendo attenzione a mantenerlo perfettamente spiegato.
Entrambe le soluzioni presentano molteplici rischi.
I cosiddetti filtri “universali” non possono certo combaciare perfettamente con tutte le tasche delle diverse mascherine presenti in commercio. Quindi non avrai mai la certezza di avere il volto protetto nella sua interezza.
I filtri che vanno sagomati a mano, poi, dovrebbero essere tagliati con forbici perfettamente sterili, cosa molto difficile. Inoltre, è quasi impossibile ridimensionarli della grandezza corretta.
Non è tutto. In entrambi i casi, mentre si maneggia il filtro è facile contaminarlo con agenti esterni. Oltre a ciò, è molto facile che si sposti all’interno della tasca mentre si parla e mentre si compiono i normali movimenti della vita quotidiana.
Questi fattori rendono la mascherina con filtro esterno davvero poco sicura per la tua salute. Posizionare il materiale filtrante in maniera impeccabile e mantenerlo fermo per tutta la giornata è un’impresa al limite dell’impossibile.
Inoltre, bisogna capire la validità del filtro che inseriamo. Quelli più diffusi sono di due tipi: di TNT (tessuto non tessuto) oppure a carbone attivo. Nel primo caso, non avranno mai la stessa efficacia delle mascherine certificate FFP2 o KN95. E nel secondo caso? Analizziamolo nel dettaglio.
Il filtro a carbone attivo: siamo sicuri che sia una buona idea?
Questo tipo di filtro è molto in voga ultimamente. Come nel caso del filtro di TNT, ha una durata che si aggira intorno alle sei-otto ore. Ma oltre a essere popolare, sarà anche efficace?
Innanzi tutto occorre sapere che non si tratta di un filtro di classe FFP, quindi non offre alcuna protezione da virus e batteri. Questo tipo di barriera è garantita solo dai DPI come le mascherine FFP2, che sono in grado di proteggere fino al 95% degli agenti patogeni esterni.
E allora, a cosa serve? Può difendere dal cattivo odore degli scarichi delle auto e dalla polvere, oltreché trattenere le secrezioni respiratorie e le goccioline di saliva in modo che non vadano all’esterno. Insomma, la sua efficacia è quasi del tutto equiparabile a una mascherina di stoffa di buona fattura, come quelle in cotone idrorepellente che potete trovare nello store online di Maskhaze.it.
Perciò, vale veramente la pena spendere soldi per questo tipo di filtro, e perdere tempo a sostituirlo quotidianamente? A nostro parere no, visto che ci sono alternative molto più comode, valide e sicure.
Per concludere
Abbiamo risposto alla domanda «Mascherina con filtro: quanto dura?», ma soprattutto abbiamo capito che questa soluzione non è il massimo per la nostra sicurezza. I filtri esterni, infatti, non garantiscono una protezione completa dagli agenti patogeni.
Le alternative alla mascherina in tessuto con filtro intercambiabile sono due:
- se vuoi garantirti una barriera che funzioni davvero contro virus, batteri e inquinamento puoi orientarti verso le mascherine certificate FFP2 o KN95, che hanno un elevatissimo potere filtrante;
- se cerchi un prodotto che ti protegga dall’inquinamento atmosferico, che sia riutilizzabile, ecologico e adatto al tempo libero, puoi acquistare una buona mascherina di stoffa. Attenzione, però: deve essere in vero cotone, idrorepellente e preferibilmente made in Italy.
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