Caratteristiche e modalità di utilizzo per garantire la massima protezione.
Nel recente contesto epidemico mondiale, destreggiarsi tra i diversi tipi di mascherine è diventato determinante.
Da quel 9 Marzo 2020, le nostre vite sono cambiate e improvvisamente abbiamo scoperto nuove esigenze volte a proteggere noi stessi e gli altri dal Coronavirus.
Queste novità hanno inevitabilmente portato al potenziamento di un settore, quello della produzione e vendita delle mascherine, che fino a quel momento era stato di esclusiva competenza del settore ospedaliero e sanitario in generale.
La conseguenza di tale aumento del volume delle richieste è stata la messa in circolo di prodotti apparentemente in regola che, però, non rispettavano le norme europee di conformità.
In questo articolo chiariamo i requisiti che le mascherine antivirus devono avere per poter essere considerate adeguate alla protezione di noi stessi e dei nostri cari.
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Cosa si intende con mascherine antivirus?
Le mascherine antivirus sono tutti quei dispositivi medici fondamentali per proteggere gli esseri umani dagli agenti patogeni, come virus e batteri, presenti nell’ambiente.
Come dicevamo, negli ultimi due anni abbiamo potuto – anzi dovuto – imparare a capire quali sono le principali differenze tra i diversi tipi disponibili in commercio e a valutare quale fosse la scelta migliore anche in base alle diverse situazioni.
Principalmente, possiamo suddividere le mascherine antivirus in due grandi sottocategorie: i dispositivi medici (abbreviato in DM) e i dispositivi di protezione individuale (DPI).
La principale differenza tra i due tipi consiste nella capacità di filtraggio, o meglio nella direzione di quest’ultima.
Limitandoci a considerare le mascherine, quelle di tipo chirurgico appartengono alla categoria dei dispositivi medici e vengono anche dette “mascherine altruiste”. Questa definizione alternativa è dovuta, appunto, alla direzione della capacità filtrante delle stesse, molto efficace in uscita e troppo bassa in entrata.
Le mascherine chirurgiche, quindi, sono perfette per essere indossate da soggetti che intendono proteggere le persone circostanti. Per esempio, vengono utilizzate da medici e dentisti durante gli interventi chirurgici proprio per evitare di trasmettere virus o batteri ai pazienti, molto vulnerabili durante le operazioni.
Analogamente, si prestano molto bene ad essere indossate da soggetti affetti da covid-19 per evitare di diffondere il virus.
Lo stesso non si può dire del contrario: utilizzarle per proteggersi da agenti patogeni presenti nell’ambiente non è certamente un’ottima scelta.
In questo caso, infatti, le mascherine adeguate sono quelle definite come DPI. A questa categoria appartengono, tra le altre, le FFP2, perfette per proteggere chi le indossa da virus e batteri circostanti.
Insomma, le differenze tra mascherine antivirus sono principalmente queste.
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Ma come devono essere utilizzate le mascherine antivirus?
Le mascherine, che facciano parte dei dispositivi medici o di quelli di protezione individuale, possono essere più o meno efficaci anche in base alle modalità di utilizzo.
Esistono, infatti, degli accorgimenti che potremmo e dovremmo mettere in atto per essere sicuri di non comprometterne l’efficacia protettiva.
Di seguito vediamo quali sono.
- La prima cosa da fare è assicurarsi di maneggiare la mascherina solo con le mani ben pulite. Lavarsi accuratamente con il sapone è il metodo migliore per disinfettarle ma, se non ne hai la possibilità, puoi optare per l’igienizzazione con uno dei nostri gel mani, pensati per la tua sicurezza fuori casa.
- Con le mani pulite, maneggia la mascherina solo dagli elastici, facendo attenzione a non prenderla dalla parte filtrante: rischi di contaminarla.
- A questo punto, indossala prestando attenzione a coprire adeguatamente naso e bocca. Tutte le mascherine sono dotate di naselli regolabili che si adattano alle diverse forme nasali e garantiscono la perfetta vestibilità. Per svolgere la sua funzione, è indispensabile che il dispositivo aderisca perfettamente al volto.
- Evita di indossare e rimuovere la mascherina con troppa frequenza, per ridurre al minimo la manipolazione della stessa. Quando lo fai, assicurati di maneggiarla solo dagli elastici, come spiegato nel punto 1.
- Munisciti di un porta mascherina, per conservarla al riparo da eventuali contaminazioni esterne. Evita, quindi, di riporla in tasca o nella borsa senza una protezione adeguata. È importantissimo anche non appoggiarla su tavolini, banconi del bar e, in generale, su superfici di luoghi ad alta affluenza e potenzialmente carichi di batteri.
- Cambiala con frequenza. Ogni dispositivo è pensato e progettato per garantire la protezione per un tempo limitato. Utilizzare le mascherine senza prestare attenzione a questo aspetto equivale a esporsi consapevolmente a tutta una serie di agenti patogeni da essa trattenuti e ai virus circostanti, che essa non è più in condizione di bloccare.
In conclusione, come devono essere le mascherine per proteggersi dal Covid-19?
Le mascherine sono dispositivi medici e in quanto tali sono soggette a delle norme di conformità e di utilizzo.
Per quanto riguarda la normativa vigente, le mascherine devono superare dei test di filtraggio e resistenza prima di poter essere certificate come conformi ed essere, poi, immesse in commercio.
Il modo migliore per proteggersi dall’acquisto di dispositivi contraffatti e, di conseguenza, inaffidabili e pericolosi per la salute è quello di verificare che sulle confezioni siano presenti tutti i codici identificativi del caso.
Una volta che avrai verificato la conformità delle mascherine che hai acquistato, assicurati di utilizzarle nel modo corretto per un’adeguata protezione dal Covid-19.