Alcuni studi condotti nelle scorse settimane a seguito dell’esplosione dell’emergenza Covid-19, hanno messo in evidenza la presenza del virus nelle lacrime di alcuni pazienti esaminati. Ancora prima, però, un medico cinese aveva individuato la “congiuntivite da Coronavirus”, i cui sintomi erano molto simili alla congiuntivite classica che tutti conosciamo.
Si è quindi dedotto che, oltre che attraverso il naso e la bocca, l’infezione possa diffondersi anche tramite gli occhi. Pertanto, questi andrebbero adeguatamente preservati. Gli esperti hanno infatti sostenuto con insistenza la necessità, per la popolazione, di indossare quotidianamente gli occhiali o una mascherina per proteggere gli occhi dal rischio di contagio.
In effetti, il personale sanitario impiegato nei reparti Covid, quindi sottoposto ad alti livelli di esposizione e di rischio di contrarre il virus, è tenuto a indossare dei dispositivi di protezione individuale (DPI) fatti apposta per evitare che gli occhi diventino la porta di ingresso della malattia.
Vediamo quali sono le principali tipologie di questi DPI e quali sono le misure da prendere per proteggersi.
Come proteggere gli occhi
Nel mondo professionale, i modi per preservare gli occhi e la vista sono ben noti già da molto tempo prima che esplodesse la pandemia da Covid-19.
In alcuni ambiti lavorativi, infatti, gli occhi vanno protetti da numerosi rischi: primo fra tutti, il rischio ottico, legato alla presenza di luci o radiazioni fortemente nocive che possono arrivare a compromettere la vista o a lesionare l’occhio.
Esistono poi i rischi legati alla presenza di polveri, materiali pericolosi e particelle che possono raggiungere l’occhio in velocità, e al contatto con preparati chimici e soluzioni corrosive.
Infine, vi è il pericolo legato alle temperature troppo basse o al calore troppo elevato. In tutti questi casi, per evitare che la vista del lavoratore venga seriamente compromessa, è possibile indossare dei dispositivi di protezione individuale.
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Mascherina e DPI per gli occhi
Non è semplice scegliere il tipo di DPI che serve a proteggere la vista durante un’attività specifica. I fattori da considerare nella scelta sono tanti, primo fra tutti il mantenimento corretto del campo visivo e la libertà di movimento che il dispositivo deve assicurare al lavoratore.
Oltre al fattore “comfort”, però, bisogna verificare che il dispositivo scelto preveda la possibilità di essere regolato sul viso dell’utilizzatore. O, ancora, che sia dotato di lenti che non si appannino, che abbiano ricevuto il trattamento antigraffio e che facciano da schermo contro i raggi ultravioletti.
I dispositivi di protezione individuale per gli occhi si dividono principalmente in tre categorie: gli occhiali, le maschere e gli schermi.
Partiamo dai primi: composti da montatura e lenti che rendono disponibile l’intero campo visivo, gli occhiali di protezione sono chiusi lateralmente per evitare il passaggio di sostanze nocive negli occhi del lavoratore. Questi strumenti devono ovviamente essere in grado di resistere a tutte le condizioni ambientali e a tutte le temperature senza deformarsi in alcun modo.
Le maschere sono delle vere e proprie visiere che vengono fissate al capo e proteggono tutto il viso in lunghezza ma non lateralmente.
Gli schermi facciali servono a proteggere il viso, gli occhi e il collo dall’arrivo di schegge o schizzi di sostanze nocive. Vengono sempre fissati dall’alto (ad esempio sull’elmo protettivo) ma, fatta eccezione per alcuni modelli, non prevedono una chiusura totale. Alcune tipi di schermo prevedono la presenza, all’interno, di una lastra filtrante per garantire ulteriore protezione.
Occorre ricordare che questi dispositivi non sono utilizzati solo nel campo dell’industria pesante ma anche in ambito medico, ad esempio nei reparti Covid degli ospedali.
Occhi e Coronavirus: alcune norme da seguire
I dispositivi di protezione individuale utili a proteggere il viso e gli occhi non possono essere maneggiati da chiunque ma solo da mani esperte e dal personale impiegato in alcuni settori specifici.
E il resto della popolazione quali accorgimenti può mettere in atto per proteggere gli occhi dal contagio del Coronavirus, visto che è assodato che questo non venga diffuso solo attraverso naso e bocca?
Ecco alcune semplici regole da seguire per tutelarsi:
- Innanzitutto, bisogna assolutamente evitare di toccarsi gli occhi (e in generale il viso) con le mani sporche, specie quando si è fuori casa.
- Chi porta le lenti a contatto deve prestare particolare attenzione sia all’igiene delle mani (e quindi lavarle con cura prima di indossare le lenti) e sia alla pulizia delle lenti stesse prima che vengano indossate. L’ideale, in questa fase, sarebbe utilizzare solo lenti a contatto giornaliere per limitare le occasioni di contagio.
- Chi indossa le lenti, quando si trova fuori casa può utilizzare anche gli occhiali da sole per fornire agli occhi un ulteriore schermo protettivo (anche se si tratta di una protezione molto blanda, considerato che, a differenza di una mascherina per occhi, le normali montature per occhiali presentano delle aperture laterali).
- Infine, dato che tendiamo molto a toccare gli occhiali (da sole e da vista) che portiamo sul viso, occorrerebbe quotidianamente disinfettare le lenti, facendo attenzione a scegliere dei prodotti per la pulizia pensati apposta per non rovinarle.
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