Le mascherine per polveri sottili non sono tutte uguali. Alcuni dei modelli che vediamo indossare dalle persone nelle città più trafficate e ad alti livelli di inquinamento non sono adatte a proteggere le vie respiratorie dalle polveri sottili. Le stesse mascherine si rivelano pressoché inutili anche contro il Coronavirus. In particolare, ci riferiamo soprattutto alle mascherine semplici in carta, quelle in cotone o in altri tipi di tessuto.
Bisogna poi aggiungere che anche le mascherine chirurgiche non garantiscono una protezione efficace contro particelle così infinitesimali come i virus o come quelle di cui sono composte le polveri sottili. Questo, perché si tratta di dispositivi pensati per un altro scopo, ossia per evitare che da chi le indossa fuoriescano schizzi di fluidi biologici e saliva potenzialmente contaminati da virus e batteri.
Inoltre, è difficile che tutti i prodotti fin qui elencati riescano ad aderire perfettamente al volto di chi li indossa, come una buona mascherina per polveri sottili e per virus dovrebbe fare.
Pertanto, se non possiamo contare sull’efficacia di mascherine chirurgiche, in tessuto o in carta, quali sono i dispositivi che garantiscono un ottimo livello di protezione dalle polveri sottili?
Mascherina per polveri sottili e Coronavirus
Tra le polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo quotidianamente nelle nostre città ci sono anche i pericolosissimi particolati PM10, PM2,5 e quello ultrasottile. Si tratta di sostanze particolarmente insidiose perché si depositano nei polmoni e, a lungo andare, possono causare danni notevoli all’apparato respiratorio e malattie anche piuttosto gravi e in alcuni casi mortali.
Le particelle di cui si compongono hanno delle dimensioni davvero piccolissime e non tutte le mascherine presenti in commercio possono proteggere le vie aeree dall’inalazione di particelle così piccole.
Vediamo quindi qual è il tipo di mascherina per polveri sottili più affidabile e se questa rappresenta una soluzione anche per limitare il contagio da Covid-19.
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La mascherina per polveri sottili più efficace
Chi desidera proteggersi dalle polveri sottili presenti nell’aria delle città inquinate, così come chi lavora a contatto con materiali pericolosi e tossici come l’amianto o il piombo deve indossare una maschera respiratoria o filtrante.
Non a caso, questi prodotti vengono definiti dispositivi di protezione individuale. La loro produzione e il loro funzionamento devono risultare conformi agli standard previsti da una norma tecnica molto rigorosa, la EN 149.
La stessa norma classifica questi dispositivi in tre classi, a seconda della capacità filtrante che possiedono: FFP1, FFP2 e FFP3.
La migliore mascherina per polveri sottili è la mascherina FFP3, che funziona da barriera per il 98% dei microrganismi patogeni e inquinanti, fumi, aerosol e polveri sottili presenti nell’aria. Riuscendo a garantire protezione contro particelle di dimensioni fino a 0,6 micron, la mascherina FFP3 rappresenta un’ottima soluzione per proteggere l’individuo anche dal contagio dei virus.
Le maschere filtranti FFP2 e FFP1, invece, possiedono un’efficacia filtrante più ridotta e offrono quindi un livello di protezione più basso.
Chiaramente, perché funzioni bene, qualsiasi maschera deve essere utilizzata nel modo corretto, e questo vale sia nel caso in cui il dispositivo debba proteggere dal Coronavirus e sia che debba proteggere dalle polveri sottili. Bisogna quindi attenersi alle indicazioni presenti sulla confezione e alle disposizioni emanate dalle autorità sanitarie e da quelle competenti per quanto riguarda il modo corretto in cui si indossa e si rimuove dal viso.
Inoltre, le mascherine non devono essere maneggiate con le mani sporche o poste a contatto con superfici potenzialmente contaminate. Infine, non vanno utilizzate se danneggiate e vanno gettate una volta che la durata della loro efficacia si è esaurita.
Mascherina per polveri sottili: soluzione o rimedio temporaneo al Coronavirus?
Riassumendo: se come mascherina per polveri sottili viene utilizzata una maschera filtrante FFP3, che abbiamo capito essere il modello più efficace contro microrganismi e pericolosi particolati, si può essere certi di aver scelto un dispositivo estremamente efficace e protettivo anche nei confronti del Coronavirus.
Non a caso, per disposizione delle autorità sanitarie, le mascherine FFP2 e FFP3 devono essere indossate in primo luogo da medici e infermieri che devono affrontare l’emergenza sanitaria e che sono quindi esposti a un rischio medio o alto di contagio. Per il personale sanitario, quindi, i dispositivi di protezione individuale rappresentano sicuramente una soluzione definitiva per difendersi dal virus.
Chi invece utilizza un altro tipo di mascherina per proteggersi dalle polveri sottili (come, ad esempio, una mascherina chirurgica o una semplicissima mascherina in stoffa o in carta) non ha individuato alcuna soluzione definitiva né per proteggersi dal virus e né, tantomeno, per proteggersi dalle polveri sottili.
Il motivo risiede nel fatto che questi prodotti non possiedono alcuna capacità filtrante in grado di tenere lontane le particelle molto piccole dalle vie respiratorie dell’individuo. Al massimo, e in mancanza di altro, possono fornire solo una blanda protezione contro le particelle più grossolane.
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