Soprattutto in materia di mascherine bisogna fare attenzione a ciò che si acquista. Ma quanto è diffuso il fenomeno della contraffazione?
In questo periodo di pandemia da Coronavirus, le mascherine sono un elemento indispensabile che ci accompagna nelle nostre giornate: inutile dire che sono un prodotto richiestissimo sul mercato.
La domanda è a livelli altissimi, così come l’offerta.
È purtroppo molto alto anche il numero di mascherine contraffatte, che spesso vengono immesse sul mercato millantando requisiti di sicurezza e certificazioni internazionali che invece non hanno.
Ma che entità ha questo insidioso problema?
E come distinguere una mascherina contraffatta da una autentica?
Scopriamolo.
Mascherine contraffatte: la situazione attuale nel nostro paese, dati alla mano
È del 19 Gennaio 2022 la notizia, riportata dalla Nazione, del sequestro preventivo disposto dalla Guardia di Finanza nei confronti di un’azienda di Calcinaia (in provincia di Pisa).
L’impresa di capi d’abbigliamento infatti nel corso dell’emergenza Covid-19 ha riconvertito la sua produzione in quella di mascherine: nel 2020 aveva messo in vendita circa 300.000 modelli ‘filtranti a tre veli’, con tanto di autocertificazioni rivelatesi poi false.
Abbiamo citato questo caso, ultimo in ordine di tempo, per far capire che la contraffazione delle mascherine per il coronavirus è un fenomeno più diffuso di quello che si pensi.
A conferma della serietà della situazione possiamo citare anche una nota del Ministero dello Sviluppo, che ammonisce i consumatori e li invita a contattare la Linea Diretta Anticontraffazione nel caso sospettino di avere tra le mani un prodotto contraffatto.
Ma quali proporzioni ha questo fenomeno?
Non abbiamo un quadro chiaro della situazione, ma possiamo dire che quello appena citato non è un caso isolato.
A Marzo 2021 la Procura della Repubblica di Gorizia ha comunicato che in Italia sono state sequestrate circa 60 milioni di mascherine «pericolose per la salute», e le indagini della Guardia di Finanza stanno proseguendo fino alla data di questo articolo su tutto il territorio nazionale.
Stando alle analisi di laboratorio la capacità filtrante dei dispositivi sequestrati è risultata addirittura 10 volte inferiore ai valori dichiarati. È palese che prodotti simili costituiscono un pericolo per chiunque li indossi, confidando in un loro (falso) potere protettivo.
Ma quali modelli vengono maggiormente falsificati?
Leggi anche: Utilità delle mascherine: ecco la loro efficacia (dati alla mano)
Utilizzare mascherine FFP2 contraffatte è un grosso rischio: come riconoscere quelle non a norma
Pressoché tutti i modelli di mascherine vengono contraffatti, ma è rilevante il caso delle FFP2, soprattutto per via della loro destinazione d’uso.
Infatti queste ultime, dal forte potere filtrante, vengono indossate in contesti ad alto rischio di infezione: è facile intuire quanto sia pericolosa una FFP2 fasulla in situazioni simili, sia per l’indossatore, sia per chi lo circonda.
Ma come si può riconoscere se una mascherina non è a norma? Chiariamolo subito, non è semplice.
Un primo controllo si può fare leggendo l’etichetta o la confezione: se non riportano i dati corretti (che troverai di seguito nell’articolo) può essere un primo campanello d’allarme per identificare una mascherina falsificata.
La garanzia di respirabilità e la capacità filtrante nei confronti delle microparticelle vengono indicate con la sigla EN 149:2001 + A1:2009, la norma specifica dell’UE per le mascherine facciali.
Sulla confezione o sul dispositivo stesso va applicata la marcatura CE; nel caso delle FFP2 e FFP3, quest’ultima va accompagnata da un codice di quattro numeri che indica l’Organismo Notificato che ha esaminato il prodotto.
La lista di tutti questi organismi è reperibile nel database NANDO della Commissione Europea.
L’assenza del marchio CE o di una delle altre informazioni (codice a 4 cifre, identificazione del fabbricante, tipo e classe del dispositivo) può indicare che ci troviamo di fronte a una mascherina contraffatta.
Bisogna dare un’occhiata anche alle proporzioni del marchio CE, che sono precise per legge: una marcatura con dimensioni diverse fa nascere il sospetto che sia contraffatta.
Per eseguire una verifica basta inserire sul database NANDO il codice a 4 cifre accompagnato al marchio, per constatare se l’Organismo di Notifica risultante rientra nella lista di quelli autorizzati.
Come puoi vedere, scoprire se una mascherina è contraffatta, specie nel caso delle filtranti FFP che richiedono tanti controlli per la messa in vendita, è possibile ma non semplice.
La soluzione migliore è affidarsi a un rivenditore certificato e affidabile
Quindi che fare? Sei condannato ad avere il dubbio che una mascherina sia sicura ogni volta che la indossi?
No, l’alternativa esiste ed è più facile di quello che pensi.
Rivolgerti a un venditore online certificato, come Mask Haze, è la soluzione più sicura: hai la certezza di avere a che fare con un operatore del settore qualificato e certificato, che utilizza prodotti di qualità garantita e li sottopone a tutti i test necessari prima di metterli in vendita.
Inoltre puoi reperire tutte le informazioni necessarie sul nostro sito: come vedrai, siamo improntati alla massima trasparenza nei confronti del cliente.
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Se la tua necessità invece è una maggiore protezione per te e gli altri, allora dai un’occhiata alle mascherine KN95 e le corrispettive FFP2. La loro forma ergonomica e gli strati in tessuto non tessuto (TNT) sono l’ideale per filtrare la quasi totalità degli agenti patogeni.
Sono inoltre prodotte nel rispetto della normativa EN 149-2001 e certificate con marcatura CE ottenuta dopo i doverosi test.
Leggi anche: Dispositivo medico di classe 1 e mascherine: tutto quello che c’è da sapere
Mascherine contraffatte: in conclusione
In questo articolo abbiamo esaminato il problema delle mascherine contraffatte in Italia, che a mano a mano che proseguono le indagini si sta rivelando ai nostri occhi.
Abbiamo visto che tutti i tipi di mascherine protettive possono essere falsificati, ma in particolare la contraffazione delle FFP2, usate in contesti ad alto rischio, porta a dei problemi dato che i prodotti fasulli proteggono fino a 10 volte meno degli originali.
Inoltre abbiamo delineato le linee guida per riconoscere una mascherina contraffatta.
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