Vuoi sapere se le mascherine fai da te in stoffa sono davvero sicure? Ecco perché è meglio non fidarsi!
Oramai in giro probabilmente ti sarà capitato di vedere tantissime persone che indossano le mascherine in tessuto, ma come avrai notato non sono tutte uguali, anche perché si è diffuso l’uso di realizzare le mascherine fai da te in casa.
Probabilmente, come tante altre persone, ti starai chiedendo se l’utilizzo delle mascherine home-made sia sicuro per proteggerci dal virus che ci sta minacciando nell’ultimo anno.
Questo argomento viene dibattuto in continuazione, e in merito è frequente sentire o leggere delle opinioni controverse. Nonostante ciò, noi in questo articolo ti vogliamo spiegare perché la scelta migliore per proteggerti dal coronavirus è quella di affidarsi alle mascherine antivirus certificate.
Ecco in 3 punti perché le mascherine fai da te non sono sicure al 100%.
1. Mascherine fai da te: sai quanto filtrano?
Il primo aspetto che vogliamo analizzare dal punto di vista della sicurezza delle mascherine fai da te, riguarda il loro potere di filtrazione.
Realizzando una mascherina per il coronavirus in casa saresti in grado di definire con precisione che percentuale di batteri e virus sia in grado di bloccare e di quale dimensione?
Sicuramente no, e come te tantissime altre persone.
Questo dà subito l’idea del fatto che indossando le maschere facciali home-made sia impossibile sapere se si sta realmente proteggendo se stessi e chi ci sta attorno.
Le mascherine antibatteriche monouso o in tessuto certificate invece, in seguito a diversi test di laboratorio, possono dimostrare con dei documenti ufficiali a quanto ammonta il loro potere protettivo, e in base a questi dati possono essere catalogate all’interno di categorie specifiche approvate a livello europeo o addirittura internazionale.
Infatti basti pensare alle principali categorie di mascherine monouso attualmente utilizzate:
- acquistando le mascherine chirurgiche possiamo sapere di avere a che fare con prodotti che filtrano circa il 95% di batteri dall’interno verso l’esterno, mentre all’inverso solo il 20%;
- scegliendo di comprare le mascherine FFP2 o KN95 (come quelle che trovi in vendita su MaskHaze) puoi sapere con certezza che indossandole filtrerai fino al 95% di virus e batteri sia in entrata che in uscita.
- comprando le mascherine FFP3 invece, puoi essere certo che si tratta di prodotti che hanno un potere filtrante dall’interno verso l’esterno e viceversa, pari al 98%.
Dunque se volessi realizzare delle mascherine fatte in casa, cercando sul web “mascherine fai da te”, tutorial, video e cartamodelli, come puoi notare compaiono a non finire: ma dopo aver letto questo paragrafo, sei ancora sicuro di volerli utilizzare?
Leggi anche: Quante categorie di DPI esistono e quali ha senso adottare contro i virus.
2. Resistenza ai lavaggi: quanto durano le mascherine fai da te?
Uno dei motivi principali che spinge a realizzare le mascherine fai da te in stoffa, è da ricondurre al fatto che si tratta di prodotti riutilizzabili, che possono essere lavati a casa.
Per debellare gli eventuali virus e batteri che si sono intrappolati nelle fibre dei tessuti, il consiglio degli esperti è quello di lavare le mascherine ad alte temperature.
Considerando che questi lavaggi, per far sì che il prodotto possa essere riutilizzato senza pericoli, devono essere effettuati ogni giorno, è comprensibile che il tessuto delle mascherine con il passare del tempo si possa consumare.
Ma allora come sapere quanti lavaggi è consigliabile effettuare per sentirsi al sicuro?
Come per quanto riguarda il discorso trattato nel paragrafo precedente, anche in questo caso è impossibile sapere a quanti lavaggi potrebbe resistere il tessuto utilizzato in casa.
Le mascherine in stoffa certificate che trovi in commercio invece, essendo state testate in laboratorio oltre che per potere filtrante, anche per resistenza, sulle confezioni presentano delle indicazioni sul numero di lavaggi massimo che è consigliato effettuare.
Per esempio per le mascherine antivirus in tessuto MaskHaze, è consigliata una manutenzione fino a 10 lavaggi, da alternare alla disinfezione con lo spray igienizzante.
Dunque indossando le mascherine fatte in casa, non solo fin dal principio non è possibile sapere esattamente quanto e che cosa siano in grado di filtrare, ma senza i test di laboratorio non potresti sapere nemmeno quanti lavaggi sarebbe meglio effettuare per essere certo di non consumare esageratamente il tessuto.
Infatti le particelle del virus sono davvero piccole (stiamo parlando di 100-150 nanometri di diametro), quindi anche se un tessuto ai nostri occhi potrebbe risultare nuovo e fitto, in realtà basta poco per consentire a un virus di queste dimensioni di intrufolarsi all’interno delle fibre della mascherina per raggiungere naso e bocca.
3. Delicatezza dei tessuti: attenzione a sfoghi e dermatiti.
Fino ad ora abbiamo parlato di potere di filtrazione del tessuto e di quanto possano incidere i lavaggi in questo senso, ma ora vogliamo discutere anche dell’impatto che potrebbero avere alcuni materiali a contatto con la pelle delicata del viso.
Sia le mascherine per il coronavirus in tessuto, che quelle usa e getta, prima di essere immesse nel mercato, come anticipato prima vengono sottoposte a diversi test, volti a comprovarne efficacia e resistenza, ma anche biocompatibilità.
Ciò significa che acquistando questo tipo di prodotti puoi essere certo di non esporre il tuo viso a materiali o coloranti potenzialmente troppo aggressivi o dannosi.
E per quanto riguarda le mascherine fai da te possiamo dire lo stesso?
In realtà tante persone, cercando un metodo in grado di filtrare il più possibile l’aria respirata, mixano più tessuti, e il più delle persone non si cura di sapere se certi coloranti o alcuni materiali potrebbero non essere indicati al contatto prolungato sul viso.
Ormai in giro capita di vedere addirittura mascherine realizzate con tessuti brillanti, perline, o in similpelle, ma è importante ricordare che prima dell’aspetto, è fondamentale curarsi della salute.
Quindi anche in questo senso possiamo affermare che le mascherine realizzate in casa non possono essere considerate sicure al 100%, ed è meglio affidarsi a prodotti testati e certificati.
Leggi anche: Cosa sono i DPI e quando devono essere usati.
Mascherine fai da te: in conclusione.
Come hai potuto leggere nei tre punti che abbiamo appena trattato, ci sono vari motivi per affermare che le mascherine fatte in casa potrebbero non essere abbastanza efficaci.
Anche se questi strumenti sono entrati a far parte della nostra quotidianità, bisogna ricordare che non si tratta di accessori moda, ma che il loro ruolo fondamentale è quello di proteggere le nostre vie aeree dalla minaccia di virus e batteri dispersi nell’aria.
Dunque diffida delle mascherine fai da te in cotone o in qualsiasi altro materiale (prive di certificazioni), specialmente se si tratta di mascherine per bambini, perché si tratta di strumenti apparentemente efficaci, ma che in realtà non possono offrire nessuna garanzia.
Se non vuoi rinunciare allo stile però c’è una soluzione, ti puoi proteggere con le mascherine in stoffa certificate e testate, come le mascherine antivirus che trovi in vendita sul nostro store on-line MaskHaze.
Acquistale assieme allo spray igienizzante e al gel disinfettante mani, per avere sempre con te tutto ciò che ti occorre per difenderti dalle minacce disperse nell’aria ovunque ti trovi!
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