Tutto ciò che devi sapere se ti chiedi se la mascherina FFP1 protegga dal COVID-19
Dall’inizio della pandemia, o pochi mesi dopo, numerosi Stati nel mondo hanno reso obbligatorio l’uso delle mascherine nei luoghi pubblici al chiuso, sui mezzi di trasporto e in alcuni casi anche negli ambienti all’aperto. Le mascherine in commercio fino al 2020 erano poche: i produttori non erano, per forza di cose, organizzati a questa necessità, tanto che molte persone hanno dovuto “accontentarsi” delle FFP1 e di quelle in tessuto perché le chirurgiche, le FFP2 e le FFP3 scarseggiavano.
Ma, ora che la disponibilità delle altre tipologie è vasta, ti starai probabilmente chiedendo se le mascherine FFP1 vanno bene per il Coronavirus oppure se sia meglio optare per uno degli altri tipi.
Oggi vogliamo risolvere il tuo dubbio e parlarti dell’efficacia (o dell’inefficacia) dei dispositivi FFP1 contro il COVID-19, mettendoli anche a confronto con gli altri DPI.
Preparati a concentrarti per qualche minuto perché stiamo per iniziare!
Cosa sono le mascherine FFP1?
Le FFP1 sono mascherine antipolvere e non sono adatte a proteggerci dalle goccioline respiratorie (droplet) che nelle persone infette contengono particelle di virus.
Infatti si usano perlopiù nei contesti lavorativi in cui si è a contatto con polveri non sottili: falegnameria, edilizia e altri ancora. Non possono dunque filtrare le microscopiche particelle di COVID-19 che le persone possono espellere durante colpi di tosse, starnuti o semplicemente parlando.
Più precisamente, le mascherine FFP1 hanno efficacia filtrante, in ingresso e in uscita, maggiore o uguale all’80% per le particelle con diametro inferiore a 300 nanometri.
Ma il diametro delle particelle di COVID-19 è compreso fra i 50 e i 140 nanometri, dunque nettamente inferiore ai 300. Ciò significa che il 20% delle particelle di virus potrebbero passare attraverso la mascherina e contagiare chi la utilizza (o contagiare le persone che interagiscono con l’utilizzatore).
Forse ora non ti stai più chiedendo se le mascherine FFP1 vanno bene per il Coronavirus, perché sai la risposta: no, non sono idonee per questo proposito.
Però avrai un’altra domanda: “Quale mascherina antibatterica utilizzare per tutelare al meglio me e gli altri?”.
Troverai la risposta nei prossimi paragrafi.
Leggi anche: Le mascherine proteggono dal Coronavirus? Ecco la risposta.
Mascherine antivirus a confronto: quale sarà la migliore se la FFP1 è inadatta?
Ora che hai appurato che le mascherine FFP1 non sono efficaci per limitare i contagi da COVID-19, andiamo ad analizzare i dispositivi maggiormente indicati a tal proposito.
Le migliori mascherine per il Coronavirus hanno una potenza filtrante molto alta sia verso l’interno, ovvero per le particelle di saliva espulse da altre persone, sia verso l’esterno, dunque per le goccioline espulse da chi utilizza la maschera facciale.
Vediamo quanto filtrano le mascherine protettive più note:
- Mascherine chirurgiche: hanno potenza filtrante maggiore o uguale al 95% per le particelle in uscita e di almeno il 20% per le particelle in entrata.
- Mascherine FFP2: hanno un’efficacia filtrante di almeno il 94% sia in ingresso che in uscita.
- Mascherine FFP3: filtrano almeno il 99% delle particelle in ingresso e in uscita.
La mascherina chirurgica protegge quindi le persone intorno a chi la usa… ma ben poco chi la indossa. Invece la mascherina FFP2 e quella FFP3 tutelano sia chi le indossa che gli altri individui.
L’efficacia delle mascherine antibatteriche dipende anche dalla modalità in cui le si utilizza. Vediamo in che modo.
Come usare le mascherine antivirus in modo da ottenere la massima efficacia?
Per massimizzare l’efficacia di protezione delle maschere facciali bisognerebbe seguire queste semplici indicazioni:
- lava bene le mani o disinfettale con un gel igienizzante prima di indossare il DPI;
- indossa la mascherina mantenendola per gli elastici, senza toccare la superficie interna ed esterna (e quando la rimuovi usa lo stesso metodo);
- dopo aver indossato la mascherina, sistemala in modo che aderisca perfettamente al tuo volto regolandoti con il ferretto posizionato sul naso;
- segui le istruzioni per quanto riguarda il tempo di utilizzo (di solito il limite massimo è di 7-8 ore);
- se la mascherina è umida, magari perché hai parlato tanto mentre la indossavi, cambiala;
- una volta rimossa la mascherina non indossarla una seconda volta;
- rispetta la data di scadenza indicata sulla confezione.
Inoltre, se frequenti ambienti ad alto rischio di contagio, è consigliabile utilizzare due mascherine antivirus sovrapposte: sotto una FFP2 o FFP3 e sopra una mascherina chirurgica o in tessuto certificato.
Leggi anche: Differenza tra mascherine antivirus: caratteristiche e filtraggio a confronto
In conclusione
Ora sai che le mascherine FFP1 non vanno bene per proteggere dai contagi di Coronavirus e che le migliori per tutelare e tutelarsi sono le FFP2 (o le equivalenti KN95) e le FFP3.
Anche le chirurgiche vanno bene se non si frequentano ambienti affollati e se anche gli altri indossano la mascherina — perché questi DPI filtrano bene le particelle in uscita ma non quelle in ingresso —.
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