Ecco perché le mascherine ffp3 non si prestano ad essere utilizzate al di fuori degli usi professionali.
L’importanza dell’impiego di mascherine antivirus è ormai chiara a tutti ma ancora capita che qualcuno abbia dei dubbi su quale sia il contesto adatto all’utilizzo delle mascherine ffp3.
Questo discorso non vale solo per queste mascherine con filtro specifico ma in questo articolo ci vogliamo concentrare sulle mascherine ffp3, un dispositivo di protezione individuale andato letteralmente a ruba.
Nelle prossime righe vogliamo chiarire in 3 punti perché queste mascherine tanto ambite in realtà non sono adatte all’uso civile.
Le mascherine ffp3 sono destinate prevalentemente al sistema sanitario.
L’emergenza sanitaria del coronavirus, ha dato il via ad una corsa agli acquisti sfrenati di tutti i tipi di mascherine, ma in particolare sono andate a ruba le mascherine ffp3, in grado di garantire una protezione fino al 98% anche sulle microparticelle solide o liquide più piccole.
Questi acquisti “senza misura” da parte della collettività, hanno messo a dura prova il sistema sanitario e la salute del personale medico che necessitava di questi dispositivi, per proteggersi dal contatto con pazienti positivi al Covid-19.
I dispositivi medici individuali ffp3 dovrebbero dunque essere lasciati a disposizione di medici, infermieri e personale del 118, che ogni giorno si ritrovano ad avere contatti ravvicinati con persone risultate positive al Covid-19 o ad altre malattie infettive altamente contagiose.
Se questo accorgimento fosse stato messo in atto anche nella fase cruciale del coronavirus, il sistema sanitario avrebbe potuto fornire maggior sostegno alla popolazione che si è trovata in difficoltà e anche i contagi all’interno degli ospedali sarebbero stati molto meno.
Durante la vita di tutti i giorni quindi, meglio utilizzare le altre tipologie di mascherine antibatteriche, più facilmente reperibili, e riservare le mascherine ffp3 al personale medico,o a tutti coloro che hanno la necessità di avvicinarsi a persone infette, o che sono affette da particolari patologie che richiedono maggior protezione.
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Mascherine facciali filtranti ffp3: proteggono chi li indossa, ma non sempre chi gli sta attorno.
Le mascherine ffp3 nascono con lo scopo di proteggere chi le indossa dall’inalazione di particelle dannose per le vie aeree.
Si tratta di dispositivi di protezione individuale altamente performanti, in grado di filtrare anche le microparticelle più piccole di saliva o di sostanze solide, che potrebbero trasportare virus e batteri.
Ma durante la quotidianità sono davvero necessarie? E sono lo strumento migliore per contrastare la diffusione di un virus?
La risposta è no, perché le mascherine filtranti ffp3 proteggono chi le indossa, ma non sempre anche chi gli sta intorno.
Infatti esistono delle mascherine ffp3 dotate di una valvola che consente di eliminare l’aria calda espirata, senza compromettere l’efficacia filtrante dall’esterno verso l’interno, ma consentendo ai droplets di fuoriuscire dalla mascherina.
Questo significa che nella collettività potrebbero essere indossate da un soggetto asintomatico, che rischia non solo di contagiare le persone che gli stanno attorno, ma anche di contaminare le superfici circostanti.
Infatti le particelle di saliva che possono inavvertitamente fuoriuscire dalla bocca (e poi dalla mascherina), potrebbero trasportare virus e batteri, che a contatto con determinate superfici, possono sopravvivere anche per ore, mettendo a rischio chiunque vi entri a contatto.
Per contrastare la diffusione del virus Covid-19, le mascherine ffp3 andrebbero dunque indossate soltanto da persone che non rischiano di essere contagiose per la collettività, ma che invece hanno bisogno di una protezione in più, perché fanno parte delle categorie più deboli, come gli immunodepressi.
Per essere certi di non mettere in pericolo la collettività, dunque è meglio preferire mascherine con filtro in grado di bloccare i droplets anche dall’interno verso l’esterno.
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Spendi di più anche se non ce n’è bisogno.
Le mascherine ffp3 sono i DPI (dispositivi di protezione individuale) con più alto potere filtrante e per questo hanno anche un prezzo di acquisto maggiore rispetto alle altre categorie.
Utilizzare questo tipo di facciali filtranti durante la vita di tutti i giorni, significherebbe affrontare una spesa molto alta, per utilizzarli anche in contesti che non richiedono questo tipo di filtrazione, ma ne prediligono un’altra.
Scegliere la mascherina più adatta al contesto di utilizzo, consente dunque non solo di proteggere adeguatamente sia se stessi che la comunità intera, ma anche spendere la cifra adeguata al livello di rischio.
In commercio potresti trovare anche delle maschere ffp3 molto economiche, ma solitamente si tratta di prodotti non a norma, privi di certificazione e quindi non sicuri per la salvaguardia della salute.
Come hai potuto leggere, le mascherine ffp3 sono uno strumento efficace e sicuro solo se utilizzate nei contesti giusti, e se usate irresponsabilmente potrebbero addirittura contribuire alla maggior diffusione di malattie come il coronavirus.
Dopo un periodo di confusione ora è il momento adatto per muoversi nella direzione giusta, pensando al bene della comunità e utilizzando i dispositivi di protezione più adatti al proprio stato di salute o agli ambienti che si frequentano.
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