Ogni anno, l’Italia, come la maggior parte dei paesi europei, vive l’incubo delle polveri sottili.
Legate principalmente al traffico cittadino e all’utilizzo degli impianti di riscaldamento, queste polveri, essendo di dimensioni infinitesimali, riescono facilmente ad accedere tramite le nostre vie aeree a bronchi, polmoni e altri organi.
Un nemico che ogni anno costa al nostro paese più di 46.000 vittime, secondo dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Con i livelli dell’inquinamento in costante aumento, non è affatto semplice difendersi da un pericolo simile. Tuttavia, una soluzione, per quando ci si trova all’esterno, è rappresentata dall’uso di mascherine per polveri sottili, un’arma valida anche contro virus e allergeni.
Scopriamo quindi quali sono i dispositivi più adatti in questi casi e se possono essere utilizzati anche per proteggersi dal Coronavirus.
L’uso delle mascherine per polveri sottili
Le mascherine rappresentano davvero una valida opzione per difendersi dalle polveri sottili presenti nell’aria? La risposta è sì, ma non tutte le mascherine sono uguali. Pertanto, bisogna riporre la giusta attenzione in fase di scelta e acquisto del prodotto.
Ad esempio, le mascherine semirigide in carta e le mascherine in tessuto forniscono una protezione parziale rispetto alcuni tipi di particolato e pressochè nulla rispetto ad altri.
Inoltre, persino una mascherina per polveri sottili adeguata (come quelle che descriveremo nei paragrafi successivi) può risultare totalmente inefficace se indossata in modo scorretto. Per proteggersi da polveri e particelle dannose, infatti, il dispositivo deve aderire perfettamente alla pelle del viso. Non devono esserci fessure ai lati e bocca e naso devono essere coperti del tutto.
È evidente che queste condizioni si possono verificare solo con dispositivi più avanzati rispetto alle semplici maschere in tessuto o in carta.
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Cosa sono le polveri sottili
Prima di scoprire quali sono le mascherine per polveri sottili più efficaci, spieghiamo cosa sono le tanto temute polveri sottili (dette anche particolato atmosferico).
Si tratta di polveri talmente sottili da poter essere respirate. A seconda delle dimensioni delle particelle, distinguiamo:
- particolato grossolano (con diametro superiore ai 10 micron): le PM10
- particolato fine o sottile (con diametro di 2,5 micron): le PM2,5
- particolato ultrafine (con diametro compreso tra gli 1 e gli 0,1 micron).
Le particelle PM10 e PM2,5 sono in grado di assorbire gas e vapori tossici che, se inalati, raggiungono direttamente i nostri polmoni.
Inutile dire che gli effetti osservati sul nostro organismo sono devastanti. La scienza ha infatti notato un legame tra un’esposizione prolungata alle polveri sottili e un’incidenza maggiore di malattie respiratorie anche gravi e persino di tumore al polmone.
Ecco perché l’OMS raccomanda di fare in modo che il livello di polveri sottili nell’aria venga drasticamente ridotto.
Mascherine per polveri sottili FFP3
Quali sono le maschere per polveri sottili più efficaci?
Secondo gli esperti, i dispositivi di protezione individuali da utilizzare per difendersi dal particolato sono le mascherine FFP3, in quanto sono in grado di filtrare fino al 99% delle particelle presenti nell’aria.
Raccomandiamo di acquistare solo maschere dalla capacità filtrante certificata. Per essere a norma, questi prodotti devono riportare il marchio EN 149.
Inoltre, devono aderire perfettamente al viso. Infine, è bene rispettare le indicazioni fornite sulla confezione a proposito dell’utilizzo, della durata del dispositivo e della possibilità o meno di indossarlo più volte senza comprometterne l’efficacia.
Gli altri dispositivi di protezione individuali presenti sul mercato sono le maschere FFP1 e FFP2. Rispetto alle FFP3, si tratta di modelli più comodi da portare ma dalla capacità filtrante più ridotta: parliamo del 78% nel caso delle FFP1 e del 92% per le mascherine FFP2. Tuttavia, queste maschere possono essere sufficienti in caso di una limitata esposizione alle polveri.
Le mascherine chirurgiche, invece, non offrono alcuna protezione contro le particelle dannose.
Le mascherine per polveri sottili proteggono dai virus?
Le mascherine per polveri sottili che abbiamo descritto proteggono anche dall’attacco di virus e batteri.
Per capire quali tra questi dispositivi siano più efficaci contro l’attuale Coronavirus dobbiamo valutare il rischio al quale si è esposti.
Le mascherine di classe FFP2 sono infatti adatte nei casi di rischio medio-basso: può, quindi, usarle il personale sanitario che si occupa di persone positive o potenzialmente tali. I dispositivi di protezione individuali FFP3 sono pensate, invece, per livelli di esposizione ancora più gravi e devono essere indossate da medici e personale sanitario che lavorano a stretto contatto con individui infetti o potenzialmente tali.
In entrambi i casi, vanno utilizzate mascherine senza valvole di espirazione.
Mascherine per polveri sottili e Coronavirus: cosa dice l’OMS
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che l’utilizzo delle mascherine antipolvere – per polveri sottili – descritte nei paragrafi precedenti non sia errato per proteggersi dal Coronavirus.
Tuttavia, a fronte della bassa disponibilità di dispositivi verificatasi nelle scorse settimane, chiede che a indossare le mascherine siano innanzitutto gli individui che pensano di aver contratto la malattia o che si prendono cura di persone potenzialmente infette.
Quindi, ciò su cui l’OMS insiste è di usare questi dispositivi con razionalità, per evitare che vadano sprecati e che chi ne ha davvero bisogno rimanga senza.
Inoltre, per combattere la diffusione del Coronavirus e degli altri virus influenzali, l’OMS ricorda alla popolazione che è importantissimo associare all’uso della mascherina i seguenti comportamenti corretti:
- lavare e disinfettare con frequenza ed estrema attenzione le mani anche con un gel igienizzante mani
- tossire e starnutire portando il gomito davanti alla bocca
- evitare gli assembramenti
- rispettare la distanza di almeno un metro dalle altre persone
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