In quali contesti è efficace e quando invece conviene optare per dispositivi di categorie protettive superiori.
Come tutti ormai sappiamo, le mascherine sono diventate essenziali per lo svolgimento delle attività quotidiane in sicurezza.
Ciò si deve indubbiamente al contesto delicato e particolare che stiamo vivendo da oltre due anni. La pandemia da coronavirus ha cambiato il nostro modo di affrontare la socialità, imponendoci spesso di rinunciare a eventi di svariata natura pur di salvaguardare la nostra salute.
Di recente, però, la situazione sembra cominciare a distendersi. Dal 1° Maggio, infatti, sono diminuiti i contesti in cui vige l’obbligo di indossare la mascherina e se per tante persone questo rappresenta quasi una liberazione, per altre costituisce fonte di preoccupazione.
Non sono poche, infatti, le persone che, sebbene non siano più obbligate a farlo, preferiscono continuare a indossare la mascherina in svariati luoghi.
E se tu fossi una di queste, sapresti valutare correttamente la scelta della mascherina da portare? Probabilmente ti sentiresti al sicuro indossando la mascherina chirurgica. Ma è realmente così?
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Indossare la mascherina chirurgica ti protegge dagli agenti patogeni?
Senza troppi giri di parole, purtroppo no.
La mascherina chirurgica non ha un’efficacia protettiva rilevante nei confronti di chi la indossa. Apprendere questa novità potrebbe mandarti in confusione e non poco.
È ormai da due anni, infatti, che veniamo bombardati con messaggi apparentemente contraddittori rispetto a questa informazione. Ma allora siamo stati presi in giro?
Assolutamente no. La questione è ben diversa e te la spiego subito.
Ricordi quando prima del covid andavi, per esempio, dal dentista e lo staff medico la indossava? Perché lo facevano, se non protegge?
La mascherina chirurgica non protegge chi la indossa, ma è perfetta per tenere le persone circostanti lontane da eventuali agenti patogeni.
In sostanza, il dentista e la sua equipe la indossavano, quindi, per proteggere te.
Nel contesto attuale, dunque, la mascherina chirurgica può rivelarsi un ottimo strumento protettivo, se utilizzata, però, con cognizione di causa.
Facciamo l’esempio di una festa di compleanno tra pochi intimi. Se sei un soggetto fragile, hai il timore di trasmettere il virus a qualcuno a te caro o semplicemente sei a disagio all’idea di stare in mezzo a diverse persone dopo due anni di epidemia mondiale, potrebbe darsi che tu decida di indossare la mascherina – nonostante non sia più obbligatoria dal 1° Maggio – per non rischiare.
Ecco, in questo caso la mascherina non ti servirà a molto, se a indossarla sei solo tu.
Mi spiego meglio. Come ti dicevo poc’anzi, questo tipo di dispositivo è pensato per proteggere le persone e gli ambienti da chi la indossa e non, quindi, il soggetto che la porta.
In poche parole, nell’ipotetica festa di compleanno di cui parlavamo, scegliendo di indossare una mascherina chirurgica, staresti proteggendo tutti gli invitati dagli eventuali virus e batteri emanati da te, che rimani invece esposto a tutti quelli diffusi dagli altri. Non credo fosse questo il tuo intento, giusto?
Questa scelta, invece, sarebbe l’ideale nel caso in cui fossi tu il soggetto – passami il termine – infetto e volessi preservare i presenti attorno a te.
Che fare, quindi, se nonostante le ultime libertà riacquisite – parlo dell’eliminazione dell’obbligo di indossare la mascherina in molti contesti al chiuso – non fossi a tuo agio senza protezione, ma non volessi comunque rinunciare a partecipare?
Te lo spiego subito.
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Come proteggersi, dunque, tra tante persone che non indossano la mascherina?
Torniamo con la mente alla famosa festa di compleanno e cerchiamo di capire se e come puoi partecipare senza rinunciare alla tua sicurezza.
È possibile? Certo che sì! Ma come?
I dispositivi pensati per proteggere chi li indossa esistono e sono le mascherine FFP2 che, a differenza delle chirurgiche (classificate come dispositivi medici), fanno parte dei cosiddetti dispositivi di protezione individuale.
Questo tipo di mascherine è proprio quello che dovresti scegliere se intendi recarti in un luogo dove prevedi di trovarti fra tante persone che, invece, ne sono sprovviste.
Indossando una FFP2, infatti, non solo proteggi gli altri da te, ma sei al riparo da eventuali agenti patogeni che non riusciranno a raggiungerti proprio grazie alla capacità di filtraggio di queste mascherine.
Se le situazioni affollate generano in te apprensione o sei semplicemente cosciente dei rischi che corri e preferisci evitarli, il dispositivo di protezione individuale di tipo FFP2 è la soluzione.
Ma se le cose stanno così, come si spiega la notevole diffusione e promozione delle mascherine chirurgiche negli ultimi due anni?
Perché la mascherina chirurgica è stata raccomandata per limitare i contagi da Covid-19?
Nonostante possa sembrare una strategia poco raccomandabile alla luce di quanto detto sopra, la linea adottata dal governo è certamente ben ponderata.
La mascherina chirurgica è in grado di proteggerci, se la indossiamo tutti. E nel contesto pandemico che stiamo affrontando, l’obbligo di indossarla non esclude nessuno.
Per concludere, quanto proteggono le mascherine chirurgiche?
Come a questo punto ti sarà chiaro, non esiste una risposta sempre valida per questa domanda.
Per valutare l’efficacia di questa mascherina, bisogna considerare il contesto in cui la si indossa e a quale scopo si sta aspirando.
Nel caso, per esempio, di personale sanitario alle prese con interventi chirurgici, questo dispositivo è perfetto, perché realizza appieno l’obiettivo: proteggere il paziente dal rischio di contrarre infezioni durante l’operazione.
In situazioni in cui, invece, si aspira a proteggere sé stessi, la scelta non può – e non deve – ricadere su questo genere di mascherine. Il modello che assicura la protezione di chi le indossa è quello di tipo FFP2, o superiore.