L’obbligo della mascherina durante le funzioni religiose è decaduto, ma è bene attenersi alle disposizioni CEI
Già dal mese di giugno 2022, l’ingresso nelle chiese, anche in occasione della Santa Messa o di altre funzioni religiose, non richiede più l’obbligo di indossare la mascherina protettiva anti Covid. Ciò significa che i fedeli possono recarsi liberamente in chiesa senza temere di dimenticare la mascherina e, ugualmente, turisti e viaggiatori possono tornare a visitare chiese e cattedrali senza indossare il dispositivo di protezione.
Tuttavia, la CEI ha fornito una serie di linee guida a cui attenersi per chi partecipa a cerimonie e funzioni, che può facilmente comportare qualche dubbio o creare un po’ di confusione: scopriamo insieme come dobbiamo comportarci all’interno di una chiesa, soprattutto quando è presente un numero considerevole di persone.
Restrizioni anti Covid in chiesa prima di giugno 2022: quali erano
Dopo un certo periodo in cui le funzioni religiose, compresa la Santa Messa, erano state sospese, gradualmente i fedeli hanno potuto riprendere a frequentare la chiesa, attenendosi però ad una serie di regole ben precise.
L’uso delle acquasantiere era stato vietato, mentre era entrato in vigore l’obbligo di igienizzare le mani con gli appositi dispenser di gel sanificante, di indossare la mascherina protettiva prima di entrare e di rispettare sempre il distanziamento, utilizzando esclusivamente i posti a sedere contrassegnati.
La mascherina protettiva era obbligatoria a prescindere, non solo durante le funzioni, ma anche per una semplice visita.
Attualmente, come sappiamo, la pandemia di Covid 19 si è indebolita, e le autorità sanitarie hanno deciso di allentare le restrizioni anche per l’ingresso in chiesa. Tutti siamo comunque invitati a rimanere costantemente all’erta, al fine di prevenire seri problemi qualora la curva dei contagi dovesse anche solo lievemente risalire.
Per tale ragione, la CEI ha predisposto alcune regole di comportamento che, per quanto siano molto più semplici e poco invasive, possono offrire una maggiore sicurezza e tranquillità ai fedeli e ridurre notevolmente i potenziali rischi. Una precauzione che non si limita al Covid, ma, con l’arrivo della stagione fredda, può essere molto efficace anche per tutelarsi dalle influenze e dai malanni di stagione.
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Uso della mascherina durante la Santa Messa
Come abbiamo visto, già dal mese di giugno per entrare in una chiesa o per partecipare alla Santa Messa o ad altre funzioni e cerimonie, l’uso delle mascherine protettive anti Covid non costituisce più un obbligo.
In ogni caso, per permettere ai fedeli di frequentare la chiesa in sicurezza, la CEI ha raccomandato di indossare la mascherina protettiva proprio nel corso della Santa Messa: un momento in cui, in una chiesa, potrebbe trovarsi anche un numero considerevole di persone.
È invece opportuno ricordare che è tuttora obbligatorio igienizzare le mani prima di entrare in chiesa, mentre gli officianti devono usare il gel igienizzante e indossare la mascherina prima di distribuire le comunioni.
Il nuovo protocollo include inoltre la possibilità di tornare a svolgere le processioni per l’Offertorio e di ripristinare l’uso delle acquasantiere e la consuetudine delle unzioni durante i sacramenti del Battesimo e della Cresima. Resta invece tuttora vietata la stretta di mano per lo scambio del segno della pace.
Le attuali regole anti Covid negli oratori
Anche negli oratori, l’obbligo delle mascherine è decaduto, ma è comunque raccomandato: chi preferisce continuare ad utilizzare la mascherina per tutelare sé stesso e gli altri, o per problemi di salute particolari è quindi invitato a farlo.
Lo stesso vale per gli spazi dedicati all’intrattenimento, ad esempio cinema, teatri e strutture sportive parrocchiali, dove l’uso della mascherina è consigliato ma non obbligatorio, così come nel corso di gite e viaggi organizzati, considerando che dal mese di ottobre 2022 anche sui mezzi di trasporto pubblico l’obbligo della mascherina è decaduto.
Quali altre misure anti Covid sono tuttora in corso
A causa della notevole riduzione dei contagi, oggi la maggior parte delle regole anti Covid sono state, per così dire, accantonate: potrebbero essere ripristinate solo nel caso in cui la curva epidemica riprendesse a salire in maniera consistente.
Considerando, comunque, che il rischio di contagio non si è certo del tutto estinto, è stato prorogato fino al 31 ottobre l’obbligo di indossare le mascherine protettive all’interno di alcune strutture sanitarie in cui sono ospitate persone particolarmente fragili o immunodepresse.
Per tale motivo, prima di recarsi in visita in una RSA, in un Hospice e in qualsiasi altro tipo di struttura sanitaria o socioassistenziale, si consiglia di informarsi adeguatamente riguardo ad eventuali obblighi ancora in vigore.
La mascherina anti Covid resta tuttora obbligatoria in tutte quelle situazioni in cui non fosse possibile mantenere il corretto distanziamento di sicurezza tra le persone o si verificassero frequenti affollamenti.
Negli uffici pubblici, là dove il personale si trovasse a contatto con gli utenti esterni senza possibilità di installare una barriera di protezione, esiste ancora l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 o FFP3.
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Utilizzare correttamente le mascherine protettive anti Covid
Si ricorda, naturalmente, che le mascherine chirurgiche così come le FFP2 e FFP3 contrassegnate con la sigla NR sono monouso e non possono essere né utilizzate più volte, né lavate o sanificate per un ulteriore uso.
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